Scott James Remnant, membro del consiglio tecnico di Ubuntu, l'8 di questo mese ha proposto, sul blog netsplit.com, un nuovo processo di rilascio della distrbuzione con cadenza mensile:
Io suggerisco di adottare un nuovo processo di rilasci mensile delle versioni di Ubuntu a partire dalla 11.10. Il cambiamento a questo punto quadrerebbe perfettamente con il sistema di numerazione di Ubuntu e la prossima versione sarebbe semplicemente la 11.11 (nov 2011), seguita dalla 11.12 (dic 2011) per poi iniziare il nuovo anno con la 12.01 (gen 2012) e cosi via..
Questa nuova organizzazione dei rilasci permetterebbe la distribuzione degli aggiornamenti all'inizio di ogni mese e comporterebbe l’eliminazione dei nomi in codice e insieme a questi l’eliminazione dei problemi di adeguamento degli utenti alle novità introdotte nelle nuove versioni che sarebbero più graduali.
Come ha specificato Renmnant nel suo discorso, un tale cambiamento permetterebbe il rilascio più rapido di novità ed eviterebbe l'introduzione affrettata di compunenti non ancora stabili o comunque non mature e complete nella distribuzione (vedesi Unity e Software Center). Questo è un male per diverse ragioni, in quanto può influire sulla percezione delle nuove caratteristiche da parte dell'utente: una funzione con dei bug, per quanto promettente, potrebbe infastidire chi la usa a tal punto da sovvertirne il parere. D'altra parte tanti progetti vengono iniziati e poi accantonati, o non iniziati affatto, perché non possono essere realizzati nei tempi previsti. A suo dire il problema sarebbe anche aggravato dalla tendenza di Canonical di legare la paga e i bonus dei dipendenti allo sviluppo della funzione assegnata, che deve essere pronta nei tempi previsti.
La soluzione migliore sarebbe dunque, secondo Renmnant, passare a un ciclo di uscita mensile, con la creazione di tre canali di sviluppo paralleli: alpha, beta e release (versione stabile). L'alpha sarebbe dedicata a un ristretto gruppo di sviluppatori, la beta potrebbe essere il canale per gli utenti che vogliono contribuire a testare le novità introdotte e infine la release stabile, quella dedicata tutti coloro che vogliono un prodotto "finito". Le versioni LTS dovranno invece continuare a seguire una cadenza biennale, in modo che vi sia ancora ecosistema stabile per le aziende e gli OEM.
Novità mensili assicurerebbero un sistema in costante evoluzione, permetterebbero agli sviluppatori di lavorare senza fretta e con il sistema dei canali si creerebbe un sisema di testing strutturato fino al rilascio finale.
Queste in sintesi le idee di Renmnant, a me piaccino molto e a voi? Speriamo bene, certo qualcosa che non va nell'attuale sistema mi pare evidente che ci sia.